Rosario Pinto
GUGLIELMO ROEHRSSEN E
LA CONTINUITÀ FUTURISTA NELLA PROSPETTIVA ESASPERATISTA
La personalità di Guglielmo Roehrssen
è quella di un artista che mostra nel corso della sua lunga carriera di avere una
straordinaria capacità: quella di sapersi rinnovare costantemente pur rimanendo fedele a
se stesso, fedele alle scelte ed agli orientamenti stilistici verso i quali ha diretto i
primi ansiti di ricerca già negli anni difficili della temperie tra le due guerre
mondiali. Quando Roehrssen sè affacciato, giovane, alle prime esperienze
espositive, avendo alle spalle già un primo solido tirocinio formativo maturato a
contatto con Umberto Rancher e nella Scuola di nudo dellAccademia di Belle Arti di
Napoli, era il momento di delicate svolte culturali per larte italiana. Era il
momento, quello, in cui, tra anni Venti e anni Trenta, molte certezze artistiche
sembravano vacillare: così il «Futurismo» della prima ora, così la costellazione di
«Novecento». Di nuovo cerano ansiti e fermenti che, pur iscrivendosi
nellalveo magmatico di un rinnovamento futurista, di fatto ne escludevano
lesemplarismo tradizionale e, talvolta, le stesse premesse di base, come avviene,
nel contesto partenopeo, per il «Circumvisionismo» o per l«UDA». Guglielmo
Roehrssen, però, ritiene ancora praticabile una ricerca sul tema della analisi critica
del dinamismo e produce uno sforzo creativo che introduce elementi di effettivo
rinnovamento della concezione compositiva futurista, pur conservandone lassunto di
base e cioè la consapevolezza della modernità. Allaccostamento alla lezione
boccioniana, alla dinamica scompositiva della forma per produrre nuovi aggregati
significativi, il giovane Roehrssen dedica i primi passi della sua ricerca, pervenendo,
già allaprirsi degli anni Trenta, ad un assoluta sintesi espressiva con opere come
Casco di aviatore più timone o come Nastro Azzurro, in cui saddensa la sintesi
vibratile delloggetto e del movimento che lo anima. Da quegli anni lontani, lungo le
molteplici e frastagliate vicende della storia, passando indenne anche attraverso il
periodo in cui la parola stessa «Futurismo» non era più stata facilmente
spendibile e non era accolto con la dovuta serenità critica il contributo fornito dagli
artisti appartenenti a quella dimensione stilistica, il Nostro perviene, infine, in
momenti storici più prossimi a noi e, comunque, in una fase della sua vita che potremmo
ben definire duna seconda giovinezza avanzata, ad una scelta difficile e gravosa,
quella dabbracciare le logiche di un movimento artistico di nuovo conio,
lEsasperatismo, che intende suggerire unanalisi della realtà martoriata del
mondo. Roehrssen non smetterà dessere ancora futurista, ma accetta di riesaminare
il mondo con un nuovo occhio, rimodellando la propria osservazione delle cose con la
prospettiva che lEsasperatismo addita e suggerisce e che costituisce, in fondo, una
proposta espressiva dai forti toni di denuncia e dalla vibrata capacità di proposta.
Lartista deve uscire fuori dal guscio, reimmergersi nella realtà della vita e delle
cose sporcandosi le mani con tutto ciò che ci circonda, prendendo atto che la
rottura dellequilibrio vitale sè posta come tema di riflessione e
dazione per quanti non vogliano più intendere lesasperazione individuale come
soccombenza ineluttabile, ma vogliano partire dallesasperazione per farne un momento
di rilancio della dignità e della forza delluomo. Con lesasperatismo,
insomma, non si vive lesasperazione come dramma individuale, come sofferenza e
malattia, ma come denuncia e proposta, come aspettativa di rinnovamento sociale: la
debolezza individuale si trasforma, insomma, in una nuova forza della coscienza
collettiva. Roehrssen accetta volentieri tale sfida e la sostanzia del contributo creativo
del suo intervento appassionato. Nascono così opere nuove che egli realizza negli ultimi
anni e che propongono una sorta di rinnovamento del suo stesso lessico espressivo che
diventa in qualche caso più tagliente e vibrato, indicando così, come è giusto che sia,
che ladesione esasperatista non è un mero aggiustamento formale ed esteriore, ma la
presa di coscienza dun volere e duna disponibilità creativa più profonda e
capace di riannodare i fili dellidentità futurista sul nuovo empito che, con
entusiasmo quasi giovanile, lo proietta verso nuove ed invitanti prospettive creative.
- alcune delle opere in mostra
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