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26/02/2017 Gerardo Marotta ci ha lasciati
26 Febbraio 2017
18/05/2018 – Biblioteca comunale di Caserta
18 Maggio 2018Presentazione del libro di Adolfo Giuliani”La parola al Bidone” editore Tullio PirontiMostra “Esasperatismo ed oltre”
Sabato 6 maggio, alle ore 17. 00, presentazione del libro di Adolfo Giuliani nel Piccolo Teatro Jovinelli di Caiazzo ed inaugurazione della mostra d’Arte contemporanea “Esasperatismo ed oltre”.
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Interventi:
– dott. Tommaso Sgueglia, Sindaco di Caiazzo
– prof. Clementina Gily, già docente di Estetica/Educazione all’immagine dell’Università Federico II Dirigente OSCOM, dipartimento di Filosofia
– avv. Vittorio Giorgi, Console onorario dell’Uzbekistan
– prof. Domenico Raio, critico d’Arte
– dott. Tullio Pironti, Editore
– ing. Carlo Roberto Sciascia, Presidente della Pro Loco di Caserta e critico d’Arte
– prof. Rosalia Pannitti
Modera l’avv. Lello Murtas, autore e conduttore televisivo
La poetessa Elena Tabarro e l’attore e poeta Ciro Ridolfini leggeranno alcuni brani dal libro.
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Il titolo di questo libro, LA PAROLA AL BIDONE – pensieri esasperatisti, si pone in linea di continuità con il libro precedente, “Esasperatismo, pericoli globali“(Tullio Pironti Editore) di recente pubblicazione. Questo volume, oltre a nascere dal bisogno di denunciare alcune esasperazioni, già esposte nel testo precedente, intende anche coinvolgere i sentimenti e le difficili esperienze che viviamo quotidianamente e risponde alla voglia di comunicare qualcosa che va oltre le parole e lo scritto. In questo percorso interiore non sempre sono riuscito a esprimere le emozioni che mi hanno spinto a rievocarle, ma mi auguro che gli eventuali lettori possano cogliere la mia buona volontà di trasmettere amore, affetto, passione. Si tratta di riflessioni, esperienze belle e brutte di una vita molto lunga, forse troppo, perchè i momenti descritti, le situazioni, i pensieri, sono stati veramente tanti. Sono la testimonianza di un’esistenza vissuta intensamente, che approda quasi naturalmente e inevitabilmente alla fondazione del Movimento esasperatista, con il quale si preannuncia un futuro sicuramente molto nuvoloso, accompagnato tuttavia dalla speranza che il cielo si possa schiarire per tutti e che un poco di sole possa portare un domani migliore. In questo libro, come nel precedente, ho inserito alcuni momenti della mia vita e, in particolare, della mia infanzia, per far capire che il presente è frutto del passato, porta con sè i segni della vita vissuta. Solo così si spiega il sentimento di preoccupazione e il mio incontro col Bidone. Ho visto nel Bidone la sofferenza e le ferite che l’umanità e il mondo di oggi sono costretti a subire, per un progresso mal interpretato e mal gestito. Nasce così, nel 2000, il Movimento esasperatista,con l’intento, appunto, di denunciare i pericoli che il mondo sta correndo. Il testo raccoglie tanti momenti, episodi, denunce, riflessioni, aforismi e citazioni. Ho cercato di fotografare il difficile momento che tutta l’umanità sta vivendo con l’irrimediabile perdita di valori che molti giovani non conosceranno mai. Mi riferisco alla genuinità dei rapporti interpersonali di un tempo, al calore degli affetti e delle amicizie, all’unione delle famiglie. L’egoismo e l’avidità dell’uomo, poi, hanno già arrecato danni in buona parte non più sanabili al pianeta terra: le mie, e certamente non solo mie, denunce relative ai disastri ambientali sono dettate dal senso di responsabilità civile e morale. Il mondo ha vissuto sempre le guerre, ma questa guerra è un’altra cosa, riguarda tutti, è la più difficile, interessa tutto il mondo. Noi Esasperatisti speriamo che ci sia un ravvedimento, ma questa speranza si allontana sempre di più.
Il libro conserva la linea esasperatista nelle riflessioni, cerca sempre di proiettare i pensieri tra passato, presente e futuro, vuole sensibilizzare alla riflessione sul presente confrontandosi col passato e guardando, con due occhi, al futuro. Il pensiero non è mai libero dal passato e cerca sempre di sostenere quei valori che, secondo il mio principio, sono a fondamento del vivere civile. Leggendo questo libro si potrebbe avere la sensazione di un invito a riflettere su tutto quello che produciamo nella nostra vita, e a quale scopo e per quale obiettivo, ed è proprio così. L’amore, il bello e i buoni sentimenti hanno la precedenza sempre.
Le poche cose che ho scritto sono sempre dettate dal cuore e dallo spirito, senza imbroglio. Rappresentano la spontaneità di una vita vissuta e la responsabilità di chi percepisce i pericoli e la sofferenza del proprio tempo.