Intervento dell'Assessore alla Cultura del Comune di
Torre del Greco in occasione dell'esposizione a Villa Macrina del Movimento artistico
" Esasperatismo - Logos & Bidone " (17- 27 giugno 2004)
E' con vero piacere che presento, dopo il notevole successo della Mostra "Città in
Arte" presso i locali della prestigiosa Villa Macrina, l'esposizione dei "Bidoni
dipinti" dagli artisti del movimento dell'Esasperatismo, reduci da importanti mostre
nell'ambito nazionale e con l'attuale esposizione internazionale che è in corso presso la
Casina pompeiana in Napoli.
Un sincero ringraziamento va al prof. Adolfo Giuliani, fondatore del movimento, per la sua
fattiva collaborazione per la realizzazione di questo evento che, inserito nell'ambito
della Festa dei 4 Altari, rappresenta per la nostra città un importante appuntamento
culturale che rientra nel programma di una serie di manifestazioni artistiche, promosse da
quest'Assessorato che intende esaltare la bravura e la professionalità degli artisti
locali, ma che vuole sconfinare dal nostro territorio cittadino aprendosi ai nuovi
fermenti artistici che si muovono nell'ambito regionale, nazionale e internazionale.
L'Assessore
Prof.ssa
Cinzia Mirabella
L'Esasperatismo
(contributo critico di Rosario Pinto)
La realtà viva dell'arte consente di verificare costantemente
nel corso della storia la sua capacità di aderire significativamente alle vicende che il
tempo definisce nel suo divenire.
In questa sua capacità di adesione allo svolgimento della storia in generale, ma anche di
tutte le singole storie degli uomini, si rivelano il peso contenutistico che l'arte
possiede e le sue articolazioni specifiche, mentre il darsi in successione di movimenti e
stili connota le tappe di ciò che possiamo definire il suo percorso.
Nel secolo del Novecento l'accelerazione dei ritmi della vita, il susseguirsi sempre più
frenetico di eventi, che hanno modificato radicalmente il senso e le modalità della vita
dei popoli, hanno trovato nell'arte la pronta sensibilità di fornire una chiave di
lettura ed un fermento interpretativo dei fatti.
Dalle avanguardie dei primi del Novecento a tutt'oggi, si sono variamente articolate molte
proposte creative e molte opzioni stilistiche.
All'interno di questo enorme patrimonio accumulato nel corso d'un secolo è possibile
ritrovare un filo conduttore che segna, in particolare, la linea espressionistica, quella
definizione stilistica, cioè, che, facendo premio di una marcata insistenza del tratto e
d'una dimensione timbrica della composizione, conferisce un'alta pregnanza significativa
all'opera, al cui interno appare chiaro che viene fortemente privilegiato il livello
contenutistico.
Ai nostri giorni forse l'estrema declinazione espressionistica può essere ritrovata negli
accenti dell'Esasperatismo, questa corrente artistica che nasce dal progetto di Adolfo
Giuliani e che mira a costruire intorno ad un'aggregazione di artisti il portato di una
proposta creativa che attraverso il ricorso a un'icona, il bidone, sia capace di additare
le coordinate d'una condizione umana che appare caratterizzata dalla tensione estrema, dal
conflitto coi tempi, dalla raggelante solitudine esistenziale all'interno d'un universo
rumoroso ed alienante.
L'Esasperatismo non nasce come una panacea né propone delle soluzioni d'intervento, ma
addita, piuttosto, la necessità di fermarsi a riflettere, a pensare, a meditare sulle
condizioni esistenziali.
L'adesione a questa prospettiva semplice in sé, ma ricca di inferenze logiche, estetiche
e socio - politiche è ciò che con attenzione critica va attentamente registrato, poiché
rivela che l'artista è pronto a cogliere il senso profondo di un messaggio rinnovatore,
gettandovi dentro, al di là delle appartenenze stilistiche, il proprio di un impegno
creativo che non vede la frontiera ideologica o quella linguistica o quella nazionale, ma
solo il bisogno necessitante di collocarsi in un disegno più ampio di osservazione della
storia.
Rosario
Pinto
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